Le principali patologie oculari
Per meglio comprendere l'occhio, possiamo paragonarlo ad una macchina fotografica nella quale la cornea ed il cristallino costituiscono l'obiettivo, l'iride e la pupilla il diaframma e la retina la pellicola fotografica.
In un occhio normale, l'immagine di un oggetto lontano va a fuoco perfettamente sulla retina.
In questo caso l'occhio si definisce emmetrope.
In caso contrario, quando l'immagine non è a fuoco sulla retina, siamo in presenza di vizi refrattivi o ametropie.
Le ametropie sono la miopia, l'ipermetropia e l'astigmatismo.
Miopia
La miopia è il difetto più diffuso; si stima che in Italia circa 12 milioni di persone siano affette da questa patologia. Nella miopia l'immagine va a fuoco davanti alla retina. Di conseguenza, il soggetto miope ha difficoltà nel mettere a fuoco gli oggetti lontani, mentre non ha problemi nella visione degli oggetti vicini.
Le cause più frequenti di miopia sono la lunghezza eccessiva del bulbo oculare, la marcata curvatura della cornea o un aumento del potere refrattivo del cristallino.
La miopia può essere congenita o acquisita.
Quella congenita è molto rara e si presenta alla nascita.
Quella acquisita, la più frequente, insorge nell'infanzia e continua ad aumentare nel corso della vita (miopia progressiva) arrivando alcune volte anche a valori molto elevati. In questo caso, non si tratta solo un vizio di rifrazione ma di una vera e propria malattia del bulbo oculare con alterazione delle strutture dell'occhio, in particolare della retina.
Le miopie lievi sono ben correggibili con occhiali mentre quelle elevate si correggono in modo soddisfacente ricorrendo alle lenti a contatto.
In questi ultimi decenni si è avuto un notevole progresso delle tecniche di chirurgia refrattiva della miopia.
Le più usate sono la PRK (Photo Refractive Keratectomy) e la LASIK (Laser in Situ Keratomileusis). Mediante questi trattamenti la superficie della cornea viene rimodellata. Si possono correggere miopie fino a 8-9 diottrie.
Il medico oculista sceglierà la tecnica più idonea in base alle caratteristiche morfologiche e funzionali dell'occhio, tenendo inoltre presente anche l'età del paziente e le sue esigenze visive.
Ipermetropia
Negli occhi ipermetropi, se l'accomodazione rimane rilassata, l'immagine degli oggetti viene focalizzata dietro la retina.
Nei soggetti giovani il cristallino, contraendosi, sposta l'immagine sulla retina e quindi non ci si accorge del difetto (ipermetropia latente). Poi con l'avanzare dell'età la capacità di compensazione del cristallino va diminuendo ed il paziente comincia a vedere male da vicino e poi anche da lontano (ipermetropia manifesta).
I bambini hanno una capacità accomodativa elevatissima e quindi possono compensare ipermetropie importanti; per determinare con precisione l'entità del difetto è infatti necessario instillare colliri cicloplegici che bloccano l'accomodazione.
I sintomi dell'ipermetropia sono vari. Il più frequente è la difficoltà e l'affaticamento nella lettura soprattutto se prolungata. Altre volte si manifesta con cefalea, specie sovraorbitaria, disturbi irritativi blefaro-congiuntivali. In alcuni casi possono comparire sintomi più gravi quali strabismo convergent) ed ambliopia (occhio “pigro”).
L'ipermetropia è quasi sempre congenita. La causa più frequente è la lunghezza dell'occhio ridotta.
Generalmente, con lo sviluppo corporeo, il bulbo oculare si allunga riducendo così il difetto.
L'ipermetropia si corregge con occhiali o lenti a contatto.
Quando il difetto si è stabilizzato si può ricorrere alla chirurgia refrattiva.
Da 2-3 anni disponiamo dell'innovativo femtom laser che ha reso questi interventi sicuri, più precisi e stabili nel tempo.
Astigmatismo
Si definisce astigmatico l'occhio in cui l'immagine retinica non è a fuoco allo stesso modo nei diversi meridiani, quasi sempre a causa di una anomala curvatura della cornea.
Semplificando, la cornea in un occhio astigmatico assomiglia più ad un pallone da rugby che ad un pallone da calcio.
L'astigmatismo si manifesta con una visione sfuocata sia per vicino che per lontano.
Anche questo difetto, come l'ipermetropia, è già presente alla nascita. In genere la sua entità non si modifica nel corso della vita.
Per compensare, il soggetto astigmatico mette in gioco molti fattori come l'accomodazione, la costrizione palpebrale e la lettura più ravvicinata.
Il difetto va corretto con occhiali o lenti a contatto.
: Anche in questo caso si può ricorrere alla chirurgia refrattiva PRK o fentom-lasik.
Se sono presenti anche miopia o ipermetropia, come spesso capita, si possono correggere contemporaneamente.
Presbiopia
L'occhio riesce a mettere a fuoco oggetti ravvicinati grazie ad un meccanismo chiamato accomodazione.
Con l'avanzare dell'età, questa capacità viene meno ed il paziente deve allontanare sempre più l'oggetto per vederlo nitido; è la presbiopia.
Si manifesta intorno ai 40-45 anni ed aumenta costantemente fino a 60 anni circa, età in cui si ritiene corrisponda ad una perdita totale dell'accomodazione.
La presbiopia va corretta con occhiali che vanno periodicamente aggiornati con il progredire del difetto.
Cos'è la presbiopia
Cataratta
Il cristallino è una lente intraoculare che ha la funzione di mettere a fuoco sulla retina immagini poste a distanze diverse.
Quando questa lente si opacizza si parla di cataratta. La cataratta può essere presente alla nascita (cataratta congenita) oppure, come nella maggior parte dei casi, dovuta ad un naturale processo di invecchiamento del cristallino (cataratta senile). Molto raramente si sviluppa in seguito a malattie sistemiche o a traumi bulbari.
Il paziente affetto da questa patologia presenta una visione offuscata degli oggetti sia da lontano che da vicino, abbagliamento ed elevata ipersensibilità alla luce. In alcuni casi è possibile che determini l’insorgenza o la variazione di difetti refrattivi.